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20 dic 2016 Ciat Magazine

Il Bon Ton natalizio: 8 consigli su come apparecchiare la tavola

Con le festività alle porte, ecco un utile ripasso sulle buone maniere in pochi semplici punti. Oggi scopriamo come apparecchiare la tavola!

I suoceri hanno deciso che alla Vigilia ceneranno da voi? Quei cugini di Milano, che non vedete da 20 anni, trascorreranno le vacanze natalizie in città e a voi tocca per forza invitarli a cena? Un vostro amico ha deciso di presentarvi la sua nuova fidanzata francese la sera di Santo Stefano a cena, ovviamente a casa vostra? Niente panico: per queste e per tante altre situazioni tipiche delle festività, noi di Ciat Arredamenti abbiamo preparato una serie di consigli utili per cavarvi d’impaccio!

Partiamo dalle basi: apparecchiare la tavola. Sapevate che ci sono delle regole di altezza per candele e centrotavola? Sapevate che esiste una regola per la disposizione dei commensali? E un momento esatto nel quale portare il pane? Ma procediamo con ordine!

  1. Il tavolo

    Potrà sembrare strano, ma esistono delle regole molto precise su dimensioni e forma dei tavoli. Ovviamente molto dipende dal tono che intendete dare al ricevimento, ma in generale la regola è: né troppo grande, né troppo piccolo. Ogni persona deve avere almeno cm 55 di spazio, considerato il minimo necessario per non invadere lo spazio altrui, ma non bisogno eccedere. Il massimo concesso ad ogni invitato deve essere di cm 70, altrimenti si rischia di isolare gli ospiti e non invitarli alla conversazione.

  2. Tovaglia e tovagliette

    Il miglior biglietto da visita per una bella tavola è senza dubbio la tovaglia. Di lino, cotone o altro materiale (tranne che la plastica, ovviamente), non importa, l’importante è che sia a tono con il resto dell’arredo e delle stoviglie. Vanno bene anche le fantasie colorate, ma sappiate che state rischiando: se il decoro non dovesse piacere a qualche invitato, potrebbe farvelo notare! A questo punto forse starete pensando ad una soluzione più informale, come le tovagliette all’americana… Non sia mai! Il Galateo prevede la possibilità di usarle, ma solo a colazione, di rado a pranzo ma assolutamente mai a cena.

  3. Centrotavola & Candele

    Un modo per arricchire e caratterizzare la vostra tavola è sicuramente utilizzare un centrotavola. Esistono delle regole precise, però, che ne limitano dimensioni ed altezza: il Galateo impone che il centrotavola non sia né troppo grande né troppo alto, tale da impedire la conversazione ed il contatto visivo tra i commensali. Discorso inverso, invece, per le candele: i candelabri devono essere alti, in modo che la fiamma non disturbi la vista degli ospiti.

  4. Piatti

    Mai creare confusione! Il Galateo impone che a tavola sia disposto sempre un piatto per volta… ma perché prevede che ci siano dei camerieri! Siccome non capita spesso di averne a disposizione, è stata prevista l’eccezione che permette di averne massimo tre, disposti uno sull’altro, e specificamente indicati per le varie portate. Ovviamente, ad ogni ciclo, vanno rimossi prima di servire la portata successiva.

  5. Posate

    Lezione n°1 ad ogni corso sulle buone maniere, puntualmente dimenticato: la disposizione delle posate. Regole facili:
    • Forchette - a sinistra del piatto, rebbi in su, con la principale sul lato più esterno e a seguire quelle per pesce e altre portate.
    • Cucchiaio - a destra del piatto.
    • Coltello - rigorosamente a destra con la lama verso il piatto.
    • Posate da frutta e dolce – con manico verso destra per il coltello e a sinistra per la forchetta, vanno posti sopra al piatto. Eventuale cucchiaino va posto tra forchetta e coltello, con manico rivolto verso destra.

  6. Bicchieri

    Rigorosamente almeno due, uno più grande per l’acqua ed un altro più piccolo per il vino, a meno che non si tratti di vini particolari che necessitano di bicchieri da degustazione. In tal caso è infatti disposto che vengano messi anche più bicchieri a tavola, ma sempre alla destra del piatto, più in alto rispetto alle posate. Esiste anche un ordine preciso: il primo bicchiere deve essere sempre quello per l’acqua, verso destra a seguire gli altri.

  7. Suppellettili e altri oggetti

    La tavola deve essere quanto più sgombra possibile. In tal senso il Galateo prevede che anche il pane venga portato in un apposito piattino, personale per ogni commensale. Non c’è bisogno di formalizzarsi tanto: nel nostro paese un semplice cestino andrà benissimo. Il tovagliolo è invece indispensabile e va sempre piegato e disposto alla destra del piatto, dopo le posate. Solo in contesti molto informali può essere piegato in maniera fantasiosa e disposto, per esempio, in un bicchiere. Altri oggetti come formaggera, salsiera o mezzelune da insalata vanno sempre portate solo quando necessario. Unica eccezione la fanno saliera e pepiera, che vanno sempre messe a disposizione dei commensali al centro del tavolo.

  8. Disposizione dei posti

    Qui le cose si fanno complicate. Esistono una serie di regole rigide atte a disporre i commensali nella maniera più proficua per la conversazione. Di regola i padroni di casa sono sempre a capotavola e alla loro destra vanno il signore e la signora più importanti. La regola vuole che i coniugi non seggano mai uno di fronte all’altra, quindi alla sinistra dei padroni di casa siederanno il signore e la signora che vengono subito dopo in ordine di importanza o anzianità. Le altre coppie si alterneranno, tenendo conto che parenti, gli invitati più giovani o quelli con cui si ha maggiore confidenza sono sempre quelli più distanti dai padroni di casa. Nel caso che ad ospitare sia una persona sola, essa cederà il proprio posto all’invitato o all’invitata più importante. Ad ogni modo, per evitare equivoci, il Galateo prevede che possano essere disposti davanti ai piatti dei semplici segnaposto.

Con queste 8 semplici regole saprete sempre come preparare una tavola in maniera impeccabile che, quanto meno, è un pensiero in meno e vi metterà al riparo dalle critiche più comuni, a prova di suocera!

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